Alimentazione: la dieta delle testuggini terrestri dovrebbe essere costituita principalmente da piante a foglie verdi dando ampio spazio alle erbe di campo come il tarassaco, il trifoglio, la malva, la cicoria selvatica. Questi prodotti possono essere integrati con verdura che si trova nei supermercati (radicchio, cicoria, rughetta) senza eccedere nelle quantità; si possono dare anche carote, zucche, broccoli e fagiolini, ma questi prodotti dovrebbero costituire solo un 10% della dieta. Evitare eccessive quantità di frutta (solo un 5% della dieta) perché in natura le tartarughe difficilmente vi hanno accesso. Può essere utile invece somministrare del fieno perché molto simile all'erba che si trova in natura nei periodi estivi. L'acqua deve essere sempre disponibile e bisognerebbe fornire calcio (o in polvere o ricorrendo all'osso di seppia) senza l'aggiunta di vitamine. Se si possiede un giardino, nella maggior parte dei casi il chelone provvederà da se alla propria alimentazione ed è preferibile non integrare la dieta con prodotti di supermercato. Evitare assolutamente prodotti di origine animale o cereali come la pasta.
Malattie più comuni e controlli veterinari: le malattie più frequenti sono la MOM (malattia osseo metabolica), l'insufficienza renale e le distocie (ovvero problemi di vario tipo nell'ovodeposizione). Si raccomanda una visita di controllo dal veterinario due volte all'anno per controllare lo stato di salute dell'animale. Infatti tutti i rettili tendono a mostrare sintomi solo in fasi di malattia già avanzata, mentre scoprire una patologia in fase iniziale ci consente di intervenire con più efficacia e avere una prognosi migliore.
Herpesvirus: È un'infezione virale causata da un alpha herpesvirus diffusa in tutto il mondo e colpisce numerose specie di tartaruga, tra le quali anche la testudo hermanni. La via di trasmissione non è ben conosciuta, ma si suppone che le particelle virali vengano eliminate con gli essudati del cavo orale e poi ingeriti da altri conspecifici. I segni clinici sono rappresentati da congiuntivite, da lieve a grave, glossite necrotizzante-difteroide, faringite, rinite e tracheite, spesso polmonite ed encefalite. Le placche difteriche sono spesse osservate sulla faccia dorsale della lingua e sul palato duro (coane). Altri segni sono l'anoressia, la letargia e spesso la morte.
Applicazione del microchip: L'applicazione del microchip che serve per l'identificazione degli esemplari di tartaruga ai fini CITES, segue delle procedure standard:
• Disinfezione dell'area di applicazione che in genere è la fossa prefemorale di sinistra
• Applicazione sottocutanea del microchip con o senza l'uso dell'anestesia
• Chiusura della piccola ferita che si crea per l'applicatore mediante filo da sutura, pena la fuoriuscita del microchip