Scheda di Gestione del Camaleonte 

Il camaleonte non è un animale di facile gestione, è molto delicato e ha bisogno di molte attenzioni quotidiane. Per tutti questi motivi, bisogna pensarci bene prima di acquistarne uno e, soprattutto, occorre essere a conoscenza di tutte le sue esigenze, soprattutto alimentari. L’alimentazione è, infatti, uno dei principali motivi per cui questo rettile viene sottoposto a controlli veterinari. 

Introduzione. I camaleonti sono rettili affascinanti, che, per le loro caratteristiche anatomiche e le loro abitudini, riscuotono sempre molto interesse. Tra i sauri, i camaleonti hanno caratteristiche davvero peculiari: riescono a muovere gli occhi in modo indipendente, hanno le dita unite tra loro per riuscire meglio ad afferrare i rami, proiettano in avanti la lingua per afferrare le prede. Il cambio di colore per la mimetizzazione è una leggenda: la maggior parte delle specie ha colori che si armonizzano con l’ambiente circostante; il camaleonte cambia colore per altri fattori, quali la temperatura, lo stato emotivo e la selezione artificiale per quelli che vivono in cattività. Il camaleonte maschio presenta colori più intensi rispetto alla femmina, che si attutiscono prima della riproduzione, rimanendo comunque estremamente vivaci.

Il camaleonte, nonostante sia bellissimo e molto particolare, non è semplice da allevare, essendo un rettile delicato e poco longevo rispetto ad altri. Il consiglio è quello di acquistarne uno quando si conoscono tutte le sue caratteristiche e i suoi bisogni e qualora si abbia il tempo necessario da dedicare alle sue cure.

Inoltre, occorre sapere che il camaleonte è molto solitario e territoriale, perciò la convivenza di due maschi nello stesso spazio è sconsigliata. Questi rettili non amano essere toccati e la loro manipolazione deve avvenire il meno possibile.

Allevamento. L’ambiente in cui il camaleonte vive deve essere il più possibile simile a quello naturale. I terrari di vetro non sono adatti, in quanto non permettono un giusto ricambio d’aria. È consigliabile dotarsi di terrari specifici per camaleonti, costituiti da pareti di rete, molto ampi e alti entro cui occorre posizionare numerose piante non tossiche, come il ficus, il photos e l’ibisco. Inoltre, l’ambiente deve essere ben fornito anche di piante su cui arrampicarsi, ben fissate. Il fondo del terrario deve essere protetto da fogli di carta assorbente, come quella da cucina, che va cambiata regolarmente.

Nel terrario devono essere posizionate le lampade che forniscano due tipi di radiazioni, una tipologia ad infrarossi, che forniscono il calore di cui i rettili necessitano per regolare le loro funzioni metaboliche; le altre con radiazioni ultraviolette di tipo B (UVB), indispensabili per il metabolismo del calcio. Le lampade vanno collocate nella parte più alta del terrario e si deve evitare che il camaleonte vi entri direttamente in contatto e che si ustioni.

Per permettere al camaleonte di regolare la propria temperatura corporea, è necessario creare varie temperature in ogni parte del terrario, in modo che il rettile scelga quale è più adatta alle sue esigenze in quel particolare momento.

Alimentazione. Alla base dell’alimentazione del camaleonte ci sono i grilli, della lunghezza pari all’incirca alla larghezza della testa del rettile. La dieta può essere variata con la somministrazione degli insetti stecco, camole della farina o kaimani. Le camole del miele sono, invece, molto grasse, per questo vanno limitate. Il Camaleonte calyptratus può anche essere alimentato con cibi di origine vegetale: piccole quantità di frutta e verdura, foglie di cavolo, zucca e zucchine, e fettine di mela e pera. Per quanto riguarda il bere, in natura il camaleonte lecca la rugiada o la pioggia dalle foglie, per questo è possibile creare un gocciolatoio nel terrario o spruzzarvi l’acqua frequentemente.

Controlli veterinari. I camaleonti sono molto delicati e la maggior parte dei loro problemi di salute dipende dagli errori che si commettono in allevamento.

Alcuni sintomi specifici richiedono una visita dal veterinario:

–        Incapacità di rimanere aggrappato al ramo; un camaleonte che non ha le forze per tenersi aggrappato è gravemente malato e deve essere visitato immediatamente. A volte l’incapacità di rimanere aggrappati può dipendere da fratture alle zampe o da una carenza cronica di calcio, ma generalmente si tratta di un sintomo piuttosto negativo.

–         Rifiuto del cibo. Se il camaleonte ha smesso di mangiare per più di 48 ore, va portato dal veterinario. Le motivazioni legate ad una perdita di appetito, possono essere molteplici, partendo dal presupposto che si tratta di un rettile particolarmente schizzinoso nell’alimentazione. È consigliabile dotarsi di una bilancia di precisione che valuta variazioni di 1-2 grammi; in ogni caso, una perdita di peso corporeo superiore al 10% richiede una visita dal veterinario.

–         Cambiamenti del colore. Il camaleonte esposto in un ambiente troppo freddo assume una colorazione scura. Questo non significa che sia malato, tuttavia, se non mangia, non è attivo ed ha un colore scuro, bisogna preoccuparsi e portarlo dal veterinario, in quanto potrebbe essere malato.

–         Chiusura degli occhi. Il camaleonte, in genere, chiude gli occhi di notte quando dorme; tuttavia, se durante il giorno si nota che l’animale chiude spesso gli occhi o fa fatica a tenerli aperti, può darsi che abbia un’infezione, pertanto è consigliabile portarlo dal veterinario.