Scheda di Gestione dell’Iguana Verde:

Introduzione: l’allevamento dell’iguana verde può essere ricco di soddisfazioni o pieno di frustrazione e questo dipende fortemente da quanto si riesca a rispettare le esigenze di questa bellissima ma delicatissima lucertola. Requisiti per la detenzione in cattività: in cattività, bisognerebbe fornire all’iguana una teca che sia il più grande possibile. Inoltre dato il loro elevato ritmo di crescita, in poco tempo supererebbero i limiti fisici di una teca di 40-80 litri. Nella maggior parte dei casi i proprietari di iguana sono costretti ad adibire parte di una stanza o una stanza a terrario. All’interno della teca bisogna fornire rami ben fissati alle pareti, pena danni alla teca e all’animale, e diverse rocce per aumentare la superficie calpestabile. Sul fondo è meglio utilizzare un foglio di giornale o un tappetino di erba sintetica. Meglio evitare sabbia o frammenti di corteccia che potrebbero causare problemi di ostruzione intestinale se ingeriti e favorire patologie cutanee. La temperatura diurna dovrebbe variare fra 27-28°C nel punto più freddo, mentre nel punto di basking (ovvero il punto più caldo della teca dove gli animali vanno a scaldarsi) la temperatura può arrivare a 32-37°C. Durante la notte la temperatura può scendere fino a raggiungere i 24°C. L’illuminazione è una parte fondamentale nell’allevamento dell’iguana: è necessario che l’animale riceva se possibile la luce diretta del sole (con voliere all’esterno in estate) altrimenti che siano utilizzati lampade UVB emittenti al 5%. È importante inoltre monitorare con un igrometro l’umidità, che deve essere mantenuta intorno al 65% con picchi di 90% per simulare le piogge giornaliere tipiche delle zone di origine (America centrale). Per mantenere l’iguana in modo ottimale ed evitare future patologie renali si consiglia inoltre di utilizzare una grande vasca dove l’animale possa immergersi completamente, e di provvedere più volte al giorno a nebulizzare acqua nella teca.

Alimentazione: la dieta dell’iguana si basa principalmente sull’impiego di verdure a foglia scura: radicchio, cicoria, rughetta, tarassaco, malva e trifoglio. Il resto della dieta può essere di verdure miste come piselli, fagioli, carote, barbabietole, mais o zucca. La frutta può essere offerta di tanto in tanto, ma non dovrebbe rappresentare oltre il 10% della dieta. Gli animali giovani fino a 70 cm possono essere alimentati anche 5-7 volte alla settimana, mentre gli adulti devono mangiare 3 o 4 volte alla settimana. Tutte le verdure andrebbero tritate per scoraggiare la selezione delle verdure preferite dagli animali, spolverizzando inoltre il cibo con calcio carbonato.

Malattie più comuni e controlli veterinari: si raccomanda una visita di controllo dal veterinario due volte all’anno per controllare lo stato di salute dell’animale. Infatti tutti i rettili tendono a mostrare sintomi solo in fasi di malattia già avanzata, mentre scoprire una patologia in fase iniziale ci consente di intervenire con più efficacia e avere una prognosi migliore. Le iguane malate inoltre tendono a mostrare segni clinici molto simili anche in caso di patologie molto diverse: letargia, perdita di appetito, improvviso cambio di colore potrebbero essere la conseguenza di uno stato patologico e richiedono l’immediata attenzione del veterinario.

Tra le malattie più comuni dell’iguana vi sono:

• Malattia osseo metabolica – sebbene esistano molteplici cause, la MOM è di solito causata da inadeguati livelli di calcio nella dieta. I sintomi includono letargia, perdita di appetito, fragilità delle ossa, deformità spinali e segni neurologici negli stadi terminali.

• Ascessi – in genere sviluppano delle aree della bocca e della mandibola, zampe o coda.

• Ritenzione di uova – questo problema è visto nelle femmine mature che per svariate cause non riescono a deporre. Se non trattata rapidamente può portare a morte l’animale.