La stasi gastrointestinale, nota più comunemente come “blocco intestinale”, è un fenomeno piuttosto diffuso nei conigli d’affezione e, purtroppo, anche una delle prime cause di morte. Se il proprietario non se ne accorge in tempo e non riconosce il problema, il blocco intestinale del coniglio può diventare anche molto pericoloso, pertanto, non appena si notano particolari sintomi, si consiglia di portare senza indugio il coniglio in visita dal veterinario.

Quali sono i sintomi della blocco intestinale?

Il proprietario, con un po’ di attenzione, può notare una progressiva diminuzione dell’appetito e la produzione di feci di dimensioni ridotte. Il veterinario, attraverso un esame radiografico e con la palpazione dell’addome, riesce in breve tempo a convalidare il sospetto clinico. Tramite la palpazione dell’addome, infatti, il veterinario riesce a comprendere se l’animale ha tensione addominale o dolore, direttamente riferibile al blocco intestinale. Prima di procedere con il trattamento per la stasi, occorre escludere l’esistenza di un’ostruzione, che può essere confermata dalla radiografia e/o dall’ecografia. Se il coniglio defeca, è meno probabile che si possa trattare di un’ostruzione.

Quali sono le cause del blocco intestinale del coniglio?

Principalmente, le colpe sono da attribuire a diete inadeguate (alimentazione povera di fibre e troppo ricca di zuccheri), ingestione massiccia di peli, ingestioni di corpi estranei, vita sedentaria, cambio repentino di alimentazione, sbalzi di temperatura, stress, oltre che da patologie sistemiche. Inoltre, il coniglio ha una fisiologia intestinale piuttosto delicata: deve sempre avere lo stomaco pieno e tenere il sistema gastrointestinale sempre in movimento, poiché il digiuno risulta mortale.

Le tipologie di blocco intestinale del coniglio:

Esistono 2 tipi di blocco gastrointestinale e ribadiamo che quando ci si accorge dei sintomi è necessario correre nell’immediato dal veterinario.

Il blocco gastrointestinale si manifesta quando il cibo contenuto nello stomaco rimane fermo per troppo tempo diventando sempre più compatto fino a riconoscere una dilatazione dello stomaco indagabile attraverso una radiografia e/o ecografia. Con il passare del tempo, si parla di ore, si arriva ad un’ulteriore disidratazione dei contenuti del sistema gastrointestinale fino ad arrivare al blocco completo.

Un secondo tipo di blocco intestinale avviene quando il cibo bloccato nello stomaco comincia a fermentare e produce gas che causa un rigonfiamento dello stomaco e forti dolori intestinali, coliche, per cui il coniglio smette di mangiare e defecare.

Quali sono i sintomi principali che consentono di riconoscere il blocco gastrointestinale?

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Il coniglio che presenta il blocco intestinale ha un atteggiamento remissivo, rimane apatico in un angolo con le orecchie abbassate, si rifiuta di mangiare, assume posizione inusuali a causa del dolore, digrigna i denti, ha tremori e non defeca o fa delle feci molto piccole. Inoltre, tende a cambiare spesso posizione e a premere l’addome al suolo.

Se ci si accorge che il coniglio presenta i sintomi di un possibile blocco intestinale è il veterinario che stabilisce quale sia la gravità della sua condizione tramite una visita accurata, una radiografia o un’ecografia. La terapia in caso di stasi gastrointestinale può cambiare sulla base dei problemi riscontrati.

Come dobbiamo comportarci di fronte al sospetto di blocco intestinale?

In caso di blocco gastrointestinale, il medico eseguirà una terapia specifica per reidratare il coniglio e rendere morbido il contenuto gastrico. Se l’animale è in grado di alimentarsi, il medico potrà fornirgli soluzioni elettrolitiche per via endovenosa o intraossea; è possibile, inoltre, inserire una sonda rinogastrica oppure sottoporre il coniglio ad alimentazione forzata con una siringa ed effettuare una terapia procinetica per riattivare la motilità intestinale.

Ricordiamo inoltre che il blocco può essere un indicatore di una malattia sistemica sottostante da indagare in maniera approfondita.